modello ricorso in materia previdenziale

Modello di ricorso in materia previdenziale: formula di ricorso per conseguire la riliquidazione del trattamento, note sintetiche di procedura
 
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Il ricorso in materia previdenziale deve essere preceduto a pena di inammissibilità dalla domanda della prestazione e, a pena di improcedibilità, dal ricorso amministrativo. La domanda diventa procedibile se, entro il termine previsto per la conclusione del procedimento amministrativo, esso non risulti ancora concluso. Se il giudizio viene promosso senza il previo esperimento dei rimedi amministrativi effettivamente esistenti, il Giudice sospende il giudizio e concede termine per l'espletamento della procedura amministrativa. Per quel concerne l'INPS occorre, altresì, tenere a mente il termine di decadenza triennale dal momento del riconoscimento della prestazione per proporre la domanda giudiziale previsto dall'art. 47 del DPR n 639 del 1970. Per il resto il ricorso in materia previdenziale deve essere promosso nella forma prevista per il ricorso in materia di lavoro. Con riferimento all'INPS esiste una distinzione tra i ricorsi che riguardano le prestazioni per i quali è competente il Tribunale dove ha la residenza il ricorrente ed i ricorsi che riguardano i contributi dovuti dai datori di lavoro per i quali la competenza va individuata in relazione alla sede dell'ufficio dell'ente.
 
TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
Sez. Lav.
RICORSO EX ART. 442 C.P.C.

Per il Dott ....................nato a............................(c.f. .............................), rappresentato e difeso nel presente giudizio dall’Avv.........................................del Foro di.............................(c.f................................fax.......................................– pec.....................................) ed elettivamente domiciliato, giusta delega in calce al presente ricorso, presso il suo studio in...........................................
contro

INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Via Ciro il Grande, 21

FATTO
 
Con domanda presentata in data..............................il ricorrente chiedeva il riconoscimento della pensione di vecchiaia con decorrenza dal......................avando maturato il requisito contributivo di....................................e compiuto il 66° anno in data................................
 
Con nota del..........................., l'Istituto riconosceva la pensione richiesta con decorrenza dal...................................per un importo di.................................,ritenuto di non poter considerare a fini contributivi ed agli effetti del calcolo della pensione le annualità................per le quali la contribuzione non sarebbe stata versata da parte del datore di lavor.
 
Con ricorso al Comitato Provinciale Inps in via telematica del....................................prot...........................il ricorrente chiedeva la riliquidazione del trattamento pensionisitico, con il computo delle annualità escluse tenuto conto che, con raccomandata a.r. inviata entro il termine di prescrizione del credito contributivo il ricorrente aveva provveduto a denunciare l'evasione contributiva del datore di lavoro.
 
In tale prospettiva, nel computo del trattamento pensionistico, le annualità escluse dovevano invece essere considerate sulla base del principio dell'automaticità delle prestazioni di cui all'art. 2116 cc.
 
l'INPS non riscontrava nel termine di 180 giorni il ricorso amministrativo e la domanda ex art. 443 cpc diveniva procedibile
 
Il ricorrente ha lavorato dal.............................al..............................................presso l'azienda..................................percependo le retribuzioni e con gli accrediti contributivi evidenziati dall'estratto conto contributivo INPS allegato
 
*    *    *


DIRITTO

Il ricorrente ha diritto a veder riliquidata la pensione di vecchiaia al medesimo riconosciuta con decorrenza dal....................con il computo delle annualità contributive esclude all'INPS per l'omesso versamento dei contributi e l'asserita intervenuta prescrizione.
 
Invero la prescrizione quinquennale di cui ai commi 9 e 10 della Legge n 335 del 1995 non può ritenersi compiuta in quanto il ricorrente, in data........................ha denunciato, a mezzo raccomandata a.r. l'evasione contributiva che il datore stava perpetrando ai suoi danni, interrompendo così il decorso del termine prescrizionale.
 
Ne consegue che, per il principio dell'automaticità delle prestazioni, le suddette annualità dovranno ritenersi valide agli effetti pensionistici in quanto l'INPS dovrà considerare come versati i contributi dovuti dal datore

Tanto esposto e considerato il Dott. Francesco Storelli come sopra rappresentato e difeso
 
CHIEDE

 
che l’Ill.mo Giudice designato, presso il Tribunale di.......................in funzione di Giudice del Lavoro, Voglia fissare l’udienza di comparizione delle parti e di discussione della causa per l’accoglimento delle seguenti
 
 
CONCLUSIONI
Per le ragioni esposte:
condannare l'INPS, in persona del legale rappresentante pro tempore, a riliquidare e corrispondere la pensione di vecchiaia al ricorrente computando le annualità dal.........................al..........escluse per asserita intervenuta prescrizione;
condannare l'INPS, in persona del legale rappresentante pro tempore, a corrispondere i supplementi sui ratei arretrati dovuti in esito alla riliquidazione con interessi come per legge.
Con vittoria di spese competenze ed onorari di lite-
In via istruttoria, si chiede che il Giudice voglia ammettere CTU per la riliquidazione della pensione dovuta al ricorrente.
Si producono:
a) domanda di pensione di vecchiaia; b) comunicazione di liquidazione della pensione; c) ricorso amministrativo al Comitato Provinciale.


Addi.......................

 Avv............................................

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