modello ricorso per licenziamento collettivo

Modello di ricorso di lavoro ex art. 414 cpc per impugnare un licenziamento collettivo, motivi inerenti la forma della procedura di riduzione del personale ed inerenti il rispetto dei criteri di legge
 
 
TRIBUNALE DI ....

- Sezione lavoro -

Ricorso ex art. 414 c.p.c.

per
 
il sig. ...., C.F. .... nato a .... e residente in .... alla via ...., rappresentato e difeso giusta procura a margine del presente atto dall'avv. ...., C.F. .... ...., PEC..................................FAX............................. presso il cui studio in .... alla via .... n. .... elegge domicilio per tutti gli effetti di legge;art. 414 c.p.c.

contro
 
la soc ....,PI ......, in persona del AU legale rappresentante pro tempore, con sede in...............................;
 
 
Fatto

a) Il ricorrente ha prestato attività lavorativa alle dipendenze della resistente, dal .... al .... [data del licenziamento], con inquadramento al livello .... del Ccnl...........................e mansioni di...................presso lo stabilimento di...................sito in................;
 

b) la resistente, con nota del........................ ha comunicato l'apertura della procedura volta alla riduzione del personale ex L. n. 223 del 1991 alle rappresentanze sindacali (cfr. all. n 1) adducendo a motivazione la soppressione del reparto...........ed il suo assorbimento nel reparto......................anche al fine di contenere i costi stanti le dedotte risultanze di bilancio. Con la suddetta comunicazione, la resistente ha indicato il numero dei lavoratori interessati, tra cui l'odierno ricorrente, la qualifica professionale, la collocazione aziendale e i tempi di attuazione del programma di mobilità.

c) non essendo stato raggiunto alcun accordo con le rappresentanze sindacali aziendali la resistente ha comunicato l'esito delle consultazioni alla Regione con nota del.............

d) Con nota del .... la società odierna resistente ha comunicato al ricorrente il recesso dal rapporto di lavoro, con decorrenza dal ...., per .... [specificare i motivi del licenziamento];

e) Con nota del .... il ricorrente ha impugnato il provvedimento di licenziamento irrogatogli in data ...., in quanto ingiusto, nullo, inefficace ed illegittimo, offrendo a disposizione della società resistente le proprie energie lavorative.

f) con raccomandata datata .... il sig. .... ha chiesto, invano, alla competente Dpl l'esperimento del tentativo di conciliazione [il punto relativo all'avvenuto esperimento del tentativo obbligatorioo di conciliazione è da inserire solo per i giudizi introdotti prima dell'entrata in vigore della l. n. 183/2010 Successivamente il predetto punto va inserito solo nel caso in cui il tentativo sia volontarioo o si tratti di un contratto certificato. Nel primo caso andrà inserito: Ai sensi dell'art. 411 c.p.c., si specifica che le parti hanno richiesto alla .... [sede] l'esperimento di un tentativo di conciliazione (di cui si allegano gli atti) e che esso ha avuto esito negativo. Nel secondo caso: Trattandosi di contratto certificato da [sede certificatrice], il ricorrente ha promosso il previo tentativo obbligatorio di conciliazione ex art. 80, comma 4, d.lgs. n. 276/2003 avanti l'ente certificatore; il predetto tentativo ha avuto esito negativo, come da verbale che si allega].

g) La società resistente occupa alle sue dipendenze più di quindici lavoratori e nei suoi confronti trova applicazione l'art. 18, della l. 300/1970.

Diritto

1. Nullità del licenziamento per violazione della l. n. 223/1991


Il licenziamento intimato al ricorrente, in quanto coinvolto nella procedura di licenziamento collettivo per cui è causa, è nullo in quanto difettano sia i requisiti formali, sia i requisiti sostanziali stabiliti dalla legge n 223 del 1991 ai fini della legittima conduzione della procedura che ha condotto all'impugnato licenziamento.
 
In spregio a quanto imposto dall'art. 4, comma 2, della legge n 223 del 1991, nella comunicazione alle RSA non si è dato conto dei motivi per i quali la procedura di riduzione del personale non poteva essere evitata; inoltre la soppressione del reparto è stata solo formalmente comunicata ma, invero, mai effettuata in quanto si è semplicemente disposto il trasferimento di altri lavoratori al posto di quelli coinvolti dalla procedura di riduzione del personale

In sostanza, nel caso di specie, la società resistente ha adottato criteri assolutamente arbitrari nella scelta dei lavoratori a cui è stato irrogato il licenziamento giacchè, simulando la soppressione di un reparto, ha omesso di effettuare la scelta comparativa tra tutti i lavoratori dell'azienda.  Sono, così, stati mantenuti in servizio c Sigg.ri ...., con  la medesima qualifica del ricorrente e con minore anzianità di servizio e minori carichi di famiglia

Tale atteggiamento si configura quale discriminatorio nei confronti del sig. ...., destinatario del provvedimento espulsivo ed arbitrariamente collocato in mobilità, in aperta violazione dei succitati criteri di scelta, stabiliti normativamente. Da ciò ne è conseguito un pregiudizio economico-patrimoniale per il ricorrente, derivante dalla ingiustificata perdita della occupazione lavorativa.

Il ricorrente, inoltre, in virtù delle mansioni svolte durante tutto l'arco lavorativo [descrivere le mansioni del lavoratore], avrebbe potuto essere reimpiegato presso differenti unità produttive, invece di essere collocato in mobilità, secondo quanto arbitrariamente ed illecitamente deciso dalla società resistente. [evidenziare se vi sono state differenze di trattamento tra il ricorrente e gli altri lavoratori con caratteristiche speculari]

Alla luce di quanto suddetto, appare evidente che il provvedimento di licenziamento irrogato all'odierno ricorrente è del tutto nullo, inefficace ed illegittimo e come tale va annullato, con ogni conseguenza di legge.

Le motivazioni dianzi esposte rendono illegittimo il licenziamento intimato al ricorrente anche laddove lo si ritenesse un licenziamento per giustificato motivo oggettivo ex art. 3 della L. n 604/1966.
 
Come chiarito dalla migliore giurisprudenza di legittmità, infatti, il rispetto dei criteri di scelta imposti dalla L n 223 del 1991 costituisce un presupposti di legittimità dello stesso licenziamento per G.M.O., sicchè, nella specie, essendo i suddetti criteri stati disattesi dalla resistente non potrà se non concludersi per l'illegittimità, anhe sotto tale profilo, del provvedimento espulsivo impugnato.
 
L'onere della prova del G.M.O., inoltre, incombe sul datore di lavoro, che dovrà fornire le puntuali e concrete ragioni, da porre legittimamente a fondamento dell'irrogazione di un provvedimento espulsivo.

La resistente non ha peraltro assolto al c.d. obbligo di repêchage del lavoratore: non ha dimostrato, infatti, l'assoluta impossibilità di ricollocarlo altrove nell'ambito della propria organizzazione imprenditoriale, in ragione della qualifica e mansioni esercitate.

Tanto esposto e considerato il Sig............................... come sopra rappresentato e difeso
 
CHIEDE
 
che l’Ill.mo Giudice designato, presso il Tribunale di..............., in funzione di Giudice del Lavoro, Voglia fissare l’udienza di comparizione delle parti e di discussione della causa per l’accoglimento delle seguenti
 
CONCLUSIONI


1. Accertare e dichiarare illegittimo e per l'effetto annullare, il provvedimento di licenziamento intimato dalla società ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, al sig. .... con nota del ...., per violazione dell'art. 4, l. 223/1991, con ogni conseguenza di legge;

2. In via subordinata, accertare e dichiarare illegittimo e per l'effetto annullare il provvedimento di licenziamento intimato dalla ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, al sig. .... con nota del ...., per violazione dell'art. 3, l. 604/1966, con ogni conseguenza di legge, per tutti i motivi di cui alla narrativa del presente atto;

3. Per l'effetto, stante l'applicabilità del regime della tutela reale, condannare ai sensi dell'art. 18, l. n. 300/1970, la suddetta società convenuta in persona del legale rappresentante pro tempore, alla reintegra dell'odierno ricorrente nel proprio posto di lavoro, con le medesime mansioni e qualifica, ed alla corresponsione di tutto quanto dovutogli a titolo di mensilità retributive ed oneri accessori, a far data dall'intervenuto licenziamento sino a quella dell'effettiva reintegra, il tutto oltre interessi e rivalutazione monetaria come per legge;con vittoria di spese competenze ed onorari di lite.
 
5. In via istruttoria si depositano i seguenti documenti:

Si chiede prova per testi con i Sigg.ri........................sui capitoli della premessa in fatto da intendersi come capitoli di prova emendati di ogni componente valutativa; sui medesimi capitoli si chiede che il Giudice voglia ammettere interrogatorio formale del legale rappresentante della società convenuta
 

Si chiede altresì che il sig. Giudice voglia disporre d'ufficio l'acquisizione dei libri matricola ed aziendali della ditta resistente.

Si chiede l'acquisizione di informative presso il competente Centro per l'impiego di .... al fine di accertare se la società .... ha assunto unità lavorative dal mese di .... in poi.

Con riserva di articolare gli ulteriori mezzi istruttori che si renderanno necessari a seguito dell'avverso contegno processuale.

[luogo e data] ....

L'Avvocato [firma] ....
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