il rendimento dei conti nel processo civile

la presentazione del conto su ordine del giudice e l'onere di contestazione, l'onere di specificazione delle partite controverse, l'ammissione a giuramento sul conto

Art. 263 cpc

Presentazione e accettazione del conto.

Se il giudice ordina la presentazione di un conto [560 1, 593, 676 3; 380 1, 385-389, 496-497, 531, 709 1, 723, 1129 3, 1130 2, 1713 1, 1983 1, 2261, 2552 3 c.c.], questo deve essere depositato in cancelleria con i documenti giustificativi, almeno cinque giorni prima dell'udienza fissata per la discussione di esso.
Se il conto viene accettato, il giudice istruttore ne dà atto nel processo verbale [126, 130] e ordina il pagamento delle somme che risultano dovute. L'ordinanza non è impugnabile e costituisce titolo esecutivo [1773 n. 2, 474 2 n. 1].


Art. 264 cpc

Impugnazione e discussione.

La parte che impugna il conto deve specificare le partite che intende contestare. Se chiede un termine per la specificazione, il giudice istruttore fissa un'udienza per tale scopo.
Se le parti, in seguito alla discussione, concordano nel risultato del conto, il giudice provvede a norma del secondo comma dell'articolo precedente.
In ogni caso il giudice può disporre, con ordinanza non impugnabile [1773 n. 2], il pagamento del sopravanzo che risulta dal conto o dalla discussione dello stesso [109 att.].

Art. 265 cpc

Giuramento.

Il collegio può ammettere il creditore a determinare con giuramento [2736n. 2 c.c.] le somme a lui dovute, se la parte tenuta al rendiconto non lo presenta o rimane contumace [1713]. Si applica in tal caso la disposizione dell'articolo 241.
Il collegio può altresì ordinare a chi rende il conto di asseverare con giuramento le partite per le quali non si può, o non si suole richiedere ricevuta; ma può anche ammetterle senza giuramento, quando sono verosimili e ragionevoli.

Art. 266 cpc

Revisione del conto approvato.

La revisione del conto che la parte ha approvato può essere chiesta, anche in separato processo, soltanto in caso di errore materiale, omissione, falsità o duplicazione di partite.

 

 

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