Di seguito le massime di due significative sentenze della Suprema Corte in tema di azione di contraffazione di brevetto. Le sentenze, giungendo a conclusioni opposte in ordine alla fondatezza dell'azione di contraffazione del brevetto, riposano entrambe su un'ottica sostanzialistica della condotta di contraffazione. Ed infatti, con riferimento alla sentenza n. 22495 del 2006, la Suprema Corte ha ravvisato la sussistenza di una contraffazione anche nel produrre e commercializzare solo componenti della invenzione già commercializzata laddove tali componenti ne rappresentino la sostanza inventiva.
Con la sentenza n. 17993 del 2005, invece, la Suprema Corte, pur avendo acclarato che entrambi i brevetti avevano la medesima funzione, ha precisato che, al fine di integrare i presupposti della contraffazione del brevetto, è necessario l'ulteriore accertamento in ordine all'identità delle soluzioni tecniche utilizzate per il raggiungimento dell'analogo risultato.
Cassazione civile sez. I 19 ottobre 2006 n. 22495
Costituisce contraffazione del brevetto per invenzione industriale il produrre e commercializzare anche solo le componenti di un macchinario brevettato se queste sono destinate univocamente a far parte di detto macchinario, con la precisazione che per aversi contraffazione in siffatte ipotesi occorre che le componenti del macchinario riprodotte e commercializzate siano quelle in cui essenzialmente si esplica la valenza inventiva di quanto brevettato. (Nella fattispecie la S.C. ha quindi confermato la sussistenza della contraffazione nella produzione e commercializzazione di particolari dischi, costituenti la parte caratterizzante - "il cuore" - dell'invenzione di un più complesso macchinario, da altri brevettata, e dichiaratamente destinati dal contraffattore alla vendita quali pezzi di ricambio di quel macchinario).
Cassazione civile sez. I 09 settembre 2005 n. 17993