L'operazione Poseidone non può fondarsi su presunzioni secondo la Cassazione l'Inps deve provare sia la natura commerciale dell'attività sia la continuità e prevalenza dell'attività del socio nella società
Con due recentissime pronunce la Suprema Corte, tornando ancora una volta ad occuparsi dell'attività di recupero dei ritenuti crediti contributivi dell'Inps derivanti dal ritenuto obbligo di iscriversi alla Gestione Commercianti da parte di soci di SAS e di SNC, ha (ri)affermato due principi basilari. Il primo è che la natura giuridica del soggetto che esercita l'attività e, in particolare, la natura di società di capitali del soggetto esercente l'attività non determina, di per sè, la natura commerciale di tale attività. E' stato, quindi, ribadito che l'attività di riscossione di canoni di immobili concessi in locazione non configura attività commerciale (sent. 17643/16).
Con distinta sentenza del 16 novembre del 2016, la S.C. ha, inoltre, affermato che, affinchè risultino integrati i presupposti dell'obbligo di iscrizione alla Gestione Commercianti dei soci di SNC e dei soci illimitatamente responsabili di SAS, è necessario che essi partecipino al lavoro aziendale con abitualità e prevalenza precisando che tale requisito deve essere concretamente provato dall'Inps non potendo essere desunto presuntivamente dalla qualifica posseduta dal socio (sent. 23360 del 16.11.2016)