L'estradizione ed i reati politici

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L'istituto dell'estradizione presenta una duplicità di connessioni con il reato politico in quanto può alternativamente costituire il presupposto, ex art. 8 del cp, per l'istanza di estradizione con riferimento a un cittadino italiano o straniero nei confronti di uno Stato estero ovvero, ex art. 10 Cost, ultimo commo, una ragione ostativa all'accoglimento di una domanda di estradizione avanzata allo Stato italiano da parte di uno Stato estero.
A mente dell'art. 8 del cp, infatti, la commissione di un reato politico costituisce eccezione al principio della territorialità del diritto penale; il principio sulla base del quale, in via generale, l'ordinamento penale italiano trova applicazione solo con riferimento ai fatti di reato che siano, in tutto o in parte, commessi entro il territorio dello Stato (si considerano commessi nel territorio dello Stato i fatti di reato con riferimento ai quali l'azione l'omissione o l'evento si siano ivi verificati).
Al riguardo, l'art. 8 cp citato dispone, invece, che il cittadino o lo straniero che commetta in territorio estero un delitto che offenda un interesse politico dello Stato ovvero un diritto politico del cittadino, ovvero un delitto comune determinato, in tutto o in parte, da motivi politici sia punito secondo la legge italiana.
L'art. 8 cp, dunque, profila due diverse fattispecie di delitto politico;
la prima, oggettiva, che presuppone la natura politica dell'interesse offeso dal reato, sia che esso possa riferirsi direttamente allo Stato, sia, invece, che esso possa essere riferito ai cittadini dello Stato (ad esempio, l'interesse alla sovranità nazionale, quello all'indipendenza della repubblica, i diritti elettorali dei cittadini ecc ecc);
la seconda, soggettiva, si radica sul movente della condotta delittuosa; la dottrina ha, peraltro, evidenziato come occorra distinguere tra il vero e proprio movente e il pretesto politico escludendo, in particolare, che possa individuarsi un delitto politico in fatti commessi per finalità di lucro o egoistiche.
Come evidenziato dalla Suprema Corte di Cassazione, la nozione codicistica del reato politico va distinta da quella desumibile dalla Carta Costituzionale laddove la natura politica del reato ha funzione limitativa della potestà repressiva di Stati esteri.
Con riferimento al divieto di estradizione dello straniero per reati politici ha, dunque, precisato la Suprema Corte come occorra bilanciare le modalità della condotta di reato con il movente politico, sicchè l'estradizione potrà essere concessa laddove le specifiche modalità della condotta abbiano posto in  pericolo la vita o l'incolumità personale di soggetti estranei alle questioni politiche sottese, nonchè laddove le modalità della condotta siano connotate da particolare malvagità (cfr. Cass. Civ. n 767 del 1992).
L'estradizione può essere attiva o passiva e consiste nella richiesta, formulata da uno Stato, di consegnare una persona, presente nel territorio di altro Stato, affinchè tale persona sia sottoposta a processo o a pena secondo la legge dello Stato richiedente.
L'estradizione passiva è regolata dall'art. 13 del cp che, al riguardo, prevede come la stessa possa essere concessa solo per fatti che siano preveduti come reato sia secondo la legge dello Stato che abbia avanzato l'istanza, sia secondo la legge penale italiana. Inoltre, a mente dell'art. 13 cp, essa, salvo che diverso accordo non risulti da Convenzioni Internazionali, non può essere concessa in relazione a cittadini italiani. A mente dell'art. 10 Cost non può, poi, essere concessa con riferimento a reati politici e, a mente della L. n. 300 del 1963, per motivi di razza, religione o nazionalità.
Per effetto della pronucnia della Corte Costituzionale n. 223 del 1996, essa non può poi essere concessa con riferimento a fatti che siano puniti, nello Stato estrero richiedente, con la pena di morte.
Infine, mette conto sottolineare come l'estradizione possa essere concessa secondo il principio di specialità per effetto del quale l'estradando non può essere condannato per fatto anteriore e diverso (e/o con pena diversa) rispetto a quello per il quale è formulata istanza di estradizione
Il procedimento di estradizione è disciplinato dagli artt. 697-722 cpp, in questa sede è sufficiente ricordare come la concessione dell'estradizione sia un provvedimento di competenza del Ministro della Giustizia e sia adottato dopo la preventiva deliberazione favorevole della Corte d'Appello nel cui distretto si trova l'estradando.

 

Risorse sul web

l'estradizione e il mandato d'arresto europeo

l'estradizione su wikipedia

il reato politico su wikipedia

Art 10 cost

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.


Art. 8 Delitto politico commesso all'estero
Il cittadino o lo straniero, che commette in territorio estero un delitto politico non compreso tra quelli indicati nel n. 1 dell'articolo precedente, e' punito secondo la legge italiana, a richiesta del Ministro della giustizia.
Se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa, occorre, oltre tale richiesta, anche la querela.
Agli effetti della legge penale, e' delitto politico ogni delitto, che offende un interesse politico dello Stato, ovvero un diritto politico del cittadino. E' altresi' considerato delitto politico il delitto comune determinato, in tutto o in parte, da motivi politici.


Art. 13 Estradizione
L'estradizione e' regolata dalla legge penale italiana, dalle convenzioni e dagli usi internazionali.
L'estradizione non e' ammessa, se il fatto che forma oggetto della domanda di estradizione, non e' preveduto come reato dalla legge italiana e dalla legge straniera.
L'estradizione puo' essere conceduta od offerta, anche per reati non preveduti nelle convenzioni internazionali, purche' queste non ne facciano espresso divieto.
Non e' ammessa l'estradizione del cittadino, salvo che sia espressamente consentita nelle convenzioni internazionali.

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